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Importazione di macchinari da paesi extra UE

 

Durante l’ultima edizione della fiera internazionale EuroBLECH 2024 di Hannover (Germania), ho avuto l’opportunità di osservare la crescente presenza di importatori e rivenditori provenienti da paesi extra-UE. Questo scenario evidenzia la necessità di maggiore chiarezza e consapevolezza riguardo alla documentazione tecnica per l’importazione di macchinari, poiché molti fornitori extra-UE sembrano non essere del tutto consapevoli o preparati a rispettare gli standard europei mettendo a rischio la sicurezza operativa e la conformità legale.

 

L’IMPORTANZA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA
E LE RESPONSABILITÀ DEGLI IMPORTATORI

 

Importare macchinari extra-UE comporta sfide particolari, soprattutto quando il produttore non ha una sede o un rappresentante nell’Unione Europea. In assenza di un chiaro referente europeo per la conformità CE, gli importatori si trovano ad assumere su di sé responsabilità tecniche e legali estese, che includono la creazione e verifica della documentazione necessaria per dimostrare la conformità del macchinario alle normative UE. Questo contesto evidenzia una dinamica importante: l’importatore diventa il “fabbricante responsabile” e ha l’obbligo di colmare qualsiasi lacuna del produttore in termini di documentazione e sicurezza. Il rischio, in caso di mancato rispetto delle normative, può comportare sanzioni, ritardi doganali o problemi di sicurezza con possibili conseguenze gravi per gli operatori.

 

MODALITÀ DI IMPORTAZIONE
E PROCEDURE DI CONFORMITÀ CE

 

Vediamo le principali modalità operative per ottenere la conformità CE e i relativi obblighi degli importatori: presenza di un mandatario del fabbricante in Europa. Quando un produttore extra-UE designa un mandatario europeo, questo si occupa della creazione del fascicolo tecnico e della dichiarazione di conformità. La marcatura CE è così garantita e l’importatore deve solo controllare la documentazione per assicurare che sia completa e valida.

 
 
MARCATURA CE DA PARTE DEL FABBRICANTE
SENZA MANDATARIO EUROPEO

 

In assenza di un mandatario, il produttore può comunque apporre il marchio CE alla macchina, indicando un responsabile autorizzato UE per la gestione del fascicolo tecnico. Anche in questo caso, l’importatore deve verificare che la documentazione sia conforme e completa.

Assenza del fabbricante in UE: assunzione della responsabilità da parte dell’importatore. Se il produttore non ha alcuna presenza in UE, tutte le responsabilità ricadono sull’importatore. In tale scenario, l’importatore deve:

  • garantire che la macchina soddisfi i requisiti essenziali di sicurezza e salute;
  • fornire il fascicolo tecnico completo, redigere la dichiarazione CE di conformità e apporre il marchio CE;
  • documentare e gestire un’analisi dettagliata dei rischi prima della messa in servizio del macchinario.

In pratica, l’importatore diventa il fabbricante responsabile, un ruolo che richiede un’approfondita conoscenza delle normative e delle pratiche di sicurezza europee. Questo processo risulta particolarmente gravoso se il macchinario è destinato a un utilizzo interno e non a fini commerciali, poiché richiede una valutazione tecnica scrupolosa. Importazione di macchinari privati di marcatura CE e documentazione europea: soluzione del prototipo. Se il fabbricante non fornisce né il marchio CE né altra documentazione conforme, l’importazione è possibile solo come prototipo. Ciò implica:

  • una marcatura CE provvisoria, con dichiarazione di conformità basata su specifiche dell’importatore;
  • un’analisi dettagliata della sicurezza e delle conformità del macchinario, effettuata una volta giunto in azienda;
  • l’assenza di documentazione completa impone all’importatore di attivarsi per creare il fascicolo tecnico e verificare la sicurezza prima dell’uso.

Questo caso specifico richiede attenzione e una procedura rigorosa, che può risultare complessa e onerosa.

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER L’IMPORTAZIONE

 

Per ottenere l’accettazione doganale della macchina e garantire una messa in servizio sicura, l’importatore deve presentare una documentazione completa, tra cui:

  • Certificazione CE completa e conforme.
  • Dichiarazione di conformità firmata su carta intestata.
  • Istruzioni per l’uso chiare e in lingua italiana.
  • Fascicolo tecnico con tutti i test report e i certificati di sicurezza.
  • Schede tecniche e documentazione d’ordine.
  • Fattura commerciale e contabile bancaria per dimostrare il pagamento.

Inoltre, può risultare utile predisporre una lettera di conformità per rispondere ai quesiti doganali, specificando l’applicazione di articoli del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 17, come l’articolo 4 comma 1 (conformità alla marcatura CE) e l’articolo 3 comma 5 (verifica pre-messa in servizio).

 

IN CONCLUSIONE

 

L’esperienza vissuta ad EuroBLECH 2024 evidenzia come l’importazione di macchinari extra-UE richieda una profonda consapevolezza dei requisiti tecnici e normativi da parte degli importatori. Per evitare problemi legali, ritardi doganali o rischi per la sicurezza, è essenziale collaborare con fornitori affidabili disposti a fornire documentazione dettagliata e verificata.

 

Articolo pubblicato sulla rivista Lamiera nell’edizione di Dicembre 2024

Per approfondimenti consulta le pagine di Tecniche Nuove e Meccanica News

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