Il retrofitting per le macchine di lavorazione della lamiera che aumenta
PRESTAZIONI e SICUREZZA, fino a risparmiarti l'acquisto di macchine nuove

QUI SERVONO GLI SPECIALISTI: intervento su una signora macchina di 8 metri

adeguamento sicurezza

 

Subito dopo Ferragosto il team di Triveneta Impianti si reca in provincia di Vicenza, dove Marco ha un grande problema, anzi enorme! Proprio come la sua pressa piegatrice di ben 8 metri a cui serve un adeguamento della sicurezza.

 

La questione purtroppo si protrae da qualche annetto oramai: l’insostituibile pressa piegatrice Colgar dell’officina non è più a norma.

 

Prima di parlare di adeguamento sicurezza, partiamo da un piccolo ragionamento:

 

  • Immaginati di aver costruito un’officina attorno ad una pressa piegatrice (questa pressa piegatrice, larga 8 immensi metri per tante tonnellate di peso che nemmeno io so).
  • Immagina quindi di dover letteralmente smantellare la tua officina per far venire una gru ancora più mastodontica della pressa piegatrice in questione per farla portare via, mentre la tua Colgar non c’è, non c’è modo di lavorare, e poi, dulcis in fundo, bisogna far tornare la mastodontica gru con l’immensa Colgar e ricostruire l’officina.

 

Un casino vero?

 

Infatti, al problema “messa a norma della pressa piegatrice” di soluzioni non ce n’erano di tanto convenienti…finora lo staff tecnico presente in azienda non aveva nulla in mano, finché un bel giorno, complice una manutenzione straordinaria, un signore un po’ attempato, ma con l’esperienza dalla sua, fa il nostro nome.

 

Senti la Triveneta, – dice a Marco – chiamali per un sopralluogo, tanto te lo fanno gratis…

 

E mai consiglio fu più apprezzato!

Dunque, così è stato fatto: hanno fissato con noi una visita.

La visita medica specialistica sulla pressa piegatrice è stata effettuata dai nostri dottori in 5 minuti.

Ne hanno curate loro di presso piegatrici di queste dimensioni… conoscono le Colgar e il relativo impianto come le loro tasche.

 

Per questo caso sono stati inviati due “dottori” speciali: uno specialista della parte elettrica e uno specialista della parte idraulica.

I nostri “medici” son ben consci che per questo intervento è necessario conoscere (e conoscere bene!):

  • i diametri dei tubi dell’olio e i vari tipi di raccordi
  • portate e pressioni dell’olio
  • tensioni elettriche e assorbimenti (ad esempio delle elettrovalvole)

 

Naturalmente alla base di tutto è necessario che gli specialisti di Triveneta Impianti CONOSCANO ALLA PERFEZIONE LE NORME VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA SULLE PRESSE PIEAGTRICI per proporre in base all’adeguamento che c’è da fare la soluzione più congeniale.

 

Più di un’ora è stata la durata del meeting con i tecnici manutentori vicentini, che si sono rivelati profondamente competenti e capaci di valutare positivamente la soluzione da noi suggerita: il nostro Kit Fast Bend Torsion Bar.

 Ad essere sinceri operare questa gigantessa di macchina utensile è stato abbastanza impegnativo per la nostra crew. Il collaudo ha richiesto le prove delle prove idrauliche e i controlli dei controlli elettrici per verificare la veridicità e l’effettività dell’applicazione di quanto discusso in fase di meeting.

I piegatori erano (giustamente) preoccupati del fatto che noi gli avremo stravolto la macchina e conseguentemente il modo di lavorare a cui erano (giustamente) abituati, invece, noi gli abbiamo dimostrato che si può lavorare agilmente e con le stesse modalità di prima anche con i nuovi dispositivi di sicurezza.

Niente di più facile!

Installando due pulpiti di comando abbiamo risolto la questione.

 

[Comunque, per una pressa piegatrice che supera i 3 metri di larghezza è obbligatoria una seconda pedaliera di comando – vedi l’articolo “IL CERVELLO DELLE SICUREZZE: MCS” per scoprire la modalità due pedaliere e l’articolo “MI SERVE DAVVERO UN PEDALE A TRE POSIZIONI?” per sapere tutto sul pulpito di comando]

 

NO!

In realtà è il nostro kit idraulico che crea la velocità di lavoro.

 

Con il nostro blocco idraulico (compreso nel Kit Fast Bend Torsion Bar) è possibile creare una velocità di lavoro lenta (= MUTING – ripassati la definizione di muting rileggendo “IL CERVELLO DELLE SICUREZZE: MCS”) senza modificare la pressione di lavoro della pressa piegatrice.    

Possiamo dunque orgogliosamente dire che alla fine del collaudo tutto corrispondeva. Con la fine delle prove sulla Colgar e l’esaurimento delle domande dei colleghi piegatori abbiamo concluso l’intervento nel loro entusiasmo.

 

Quindi tutto apposto, lunedì si ricomincia con la produzione

e da quel lunedì si torna a lavorare alla grande e soprattutto in sicurezza!

 

[Colgo l’occasione per augurare una buona, felice e serena pensione al nostro amico operatore che ci ha offerto il caffè per festeggiare il suo ultimo giorno in officina. Grazie!]

Resta connesso!
Per non perdere nessun post
metti mi piace

alla pagina Facebook del blog:
Triveneta Sistemi

Ed entra a far parte
della mia rete su LinkedIn
per essere sempre aggiornato su ciò che faccio.

per essere sempre aggiornato
su ciò che faccio.

Se hai trovato questo articolo interessante, condividilo!
...perché anche altri possano approfondire i temi del mondo della lamiera.

Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Lieto di averti qui, io sono Enrico e voglio aiutarti a fare le scelte giuste per la tua azienda e la tua pressa piegatrice.
Non odi anche tu non sapere come e dove trovare le informazioni corrette per la messa a norma di una macchina? 
Ecco perché ho deciso di scrivere questo blog: per mettere tutta la mia esperienza (e passione) a disposizione di chi, come te, ne possa beneficiare per non cadere in certe “sviste”.