Nell’articolo precedente, “MISSION IMPOSSIBLE I: Barriere di sicurezza – Quando e come”, abbiamo parlato delle barriere di sicurezza vedendo a cosa servono e con che criterio si installano.
Ma se da un lato abbiamo paragonato un’area protetta dalle barriere di sicurezza ad un “gabbiotto” che avvolge la pressa piegatrice proteggendo l’operatore, dall’altro dobbiamo aggiungere che i dispositivi così installati diventano un sistema di sicurezza intelligente.
In altre parole:
Un’area protetta da un sistema di sicurezza ad hoc composto da barriere di sicurezza consente agli operatori della lamiera di effettuare delle operazioni sulla pressa piegatrice all’interno dell’area protetta e fuori dal rilevamento.
Anche se in ogni caso non viene mai, e dico MAI, permesso che la macchina utensile possa riavviarsi dopo un ingresso nell’area e senza il rilevamento delle barriere di sicurezza.
Esempio pratico surreale, ma funzionale:
facciamo che per un motivo assurdo che non ti so spiegare dalla tua doccia fuoriesca acido muriatico e che sia perfettamente normale che avvenga.

È chiaro che tu sei al sicuro fintanto che rimani al di fuori del box doccia.
Il sistema di protezione che hai fatto installare interrompe immediatamente il getto della doccia nel momento stesso in cui apri le porte.
Quindi entri nel box: anche se le porte ti si richiudono alle spalle, non sarà possibile riavviare il getto della doccia perché i dispositivi di sicurezza hanno “captato” un’intrusione bloccando definitivamente l’intero sistema.
Nella realtà possiamo ottenere questa protezione di sicurezza nell’area di lavoro attraverso tre diversi sistemi:
1.
(Il comando “restart” deve essere governato secondo le norme di sicurezza IEC 61496-1)
2.
3.
Visti e considerati tutti questi aspetti direi che non c’è altro da aggiungere:
applicare i giusti dispositivi di sicurezza alla pressa piegatrice rende l’infortunio dell’operatore vera Mission Impossible!
Che ne dici, Tom??

Comunque sia
certe valutazioni, come già detto (ma sono sicuro che valga la pena riscriverlo), non vanno improvvisate!
Vanno fatte da professionisti esperti in materia, quelli che ormai mi piace chiamare “dottori della sicurezza” e per tanto curati esclusivamente con i farmaci specifici adeguati al caso della tua azienda.
Ti ricordo che scoprire se la tua pressa piegatrice soffre di qualche brutta malattia è molto facile, super veloce e totalmente gratuito: grazie al CHECK-UP TELEMATICO PER PRESSE PIEGATRICI di Triveneta Impianti, la specialista del RETROFITTING CERTIFICATO.
Se risulti positivo, niente paura… una piccola compressa di “adeguamento sicuro” e ritorna il sorriso!